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Brunetta: “Ecco la mia risposta ‘Pagella Politica'”

 

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Cari ragazzi,

innanzitutto pubblicate il grafico sulla tassazione immobiliare (diretta) in Italia e negli altri paesi Ocse relativo ai dati del 2013, quando voi stessi scrivete che la nostra “querelle” verte sui dati del 2012. Generate, quindi, confusione già in partenza.

Ciò chiarito, la fonte dati è la stessa, vale a dire l’Ocse. Come già sostenuto nei nostri scambi dell’11 dicembre 2014, e da voi stessi indicato in nota, la vostra analisi considera solo la voce 4100 “Recurrent taxes on immovable property”, vale a dire le imposte immobiliari dirette, pari appunto all’1,5% in Italia nel 2012, contro una media Ocse dell’1,1%.

La quota di imposte immobiliari indirette da noi presa in considerazione, e da voi ignorata, pari allo 0,7% in Italia nel 2012, contro una media Ocse dello 0,1%, è una nostra elaborazione delle voci Ocse:

  • 4300 “Estate, inheritance and gift taxes”;
  • 4400 “Taxes on Financial and capital transactions”;
  • 4500 “Non-recurrent taxes”;
  • 4600 “Other recurrent taxes on property”.

Elaborazione che tiene conto dell’ampiezza maggiore delle classi dati dell’Ocse sopra riportate rispetto all’ambito della nostra analisi. In particolare, il riferimento è alla classe 4400 “Taxes on Financial and capital transactions”.

Quanto, infine, alla vostra affermazione secondo la quale UK, Canada, Usa e Francia hanno livelli di tassazione (diretta) sugli immobili più alti dell’Italia, ciò non toglie che, come emerge anche dalla vostra analisi, la pressione fiscale sugli immobili nel nostro paese è nettamente superiore alla media Ocse, che è quello che a noi interessa dimostrare.

Aspettiamo a stretto giro di posta vostra rettifica con ammissione di errore e scuse.