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Brunetta: Conti pubblici, “Bankitalia boccia il Def farlocco di Renzi”

 
“Dopo l’improvvido #ciaone del prode Carbone di ieri, sarà una due-giorni rovente per il governo. Mozione di sfiducia a parte, che sarà discussa domani in Senato, alla Camera sono cominciate stamattina le audizioni sul Documento di economia e finanza (Def).
La prima doccia fredda è arrivata da Bankitalia, che non ha voluto dire in maniera esplicita che il Def è tutto da rifare, ma lo ha lasciato intendere. I conti potrebbero tornare, secondo il vicedirettore generale, Luigi Federico Signorini, se venisse confermata la situazione economica attuale, ma i presupposti lasciano intravvedere tutt’altro: la congiuntura economica, in Italia ma anche a livello internazionale, volge al peggio e le stime rischiano di dover essere riviste al ribasso. Tanto più che la fiducia di famiglie e imprese è al palo e i mercati finanziari sono nervosi.
Stesso discorso sul debito pubblico: per Bankitalia, quest’ultimo nel Def fa finta di diminuire, ma non cala effettivamente. La tendenza alla riduzione è, di fatto, frutto di giochi contabili e i margini sono molto labili. Quindi anche su questo fronte: camminiamo sul filo.
Anche la pressione fiscale rimane troppo elevata (2,5 punti più alta rispetto alla media del decennio pre-crisi) e su tagli alla spesa pubblica e lotta all’evasione fiscale è stato fatto troppo poco. Meglio evitare di sbandierare cifre irrealistiche. Tutto questo, conclude Bankitalia, non depone a favore della credibilità del nostro paese, ancora troppo debole.
Renzi funambolo: questo viene fuori dalla prima giornata di audizioni sul Def. Ma andrà ancora peggio domani, quando avranno modo di esprimere tutte le loro perplessità la Corte dei Conti, l’Ufficio Parlamentare di Bilancio e l’Istat. Non proprio una bella giornata per Matteo Renzi”.