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Brunetta: Legge elettorale, “Renzi disperato, per noi NO modifiche prima del referendum”

 
“#referendum #Italicum #Renzi Avevamo annusato il bluff già da qualche settimana. Scorrendo i titoli di prima pagina di oggi del ‘Corsera’ e di ‘Repubblica’ è tutto molto più chiaro. Renzi vuole giocarsi la carta della modifica dell’Italicum per tentare di rialzare la china in una partita, quella del referendum costituzionale, che lo sta vedendo soccombere senza possibilità di appello”.
Lo scrive su Facebook Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.
“E così la fida Maria Terera Meli ci racconta, nella versione domenicale della sua personale rubrica ‘Renzi ai suoi…’, le intenzioni del premier mai eletto: proporre la modifica della legge elettorale al Parlamento prima della consultazione referendaria del 4 dicembre, già in questo mese di ottobre.
Renzi, dunque, per puro opportunismo tattico vuole modificare quella stessa legge elettorale che ha più volte definito ‘la migliore del mondo’ e per la quale ha imposto alla Camera dei deputati per ben tre volte la questione di fiducia, per la quale ha violentemente sostituito dieci commissari Pd contrari in Commissione Affari costituzionali a Montecitorio. Assurdo, ridicolo. Una mossa da disperato all’ultima spiaggia.
Renzi avrebbe dovuto dire: ‘Houston abbiamo un problema, stiamo precipitando nel ridicolo assieme a Napolitano’. L’Italia, aggiungiamo noi, ha un problema con un presidente del Consiglio di questo tipo.
Per quando ci riguarda – così come esplicitamente scritto nella mozione sulla legge elettorale presentata dal centrodestra unito a Montecitorio (mercoledì 21 settembre) e come ribadito nell’incontro di Milano tra Berlusconi, Salvini e Meloni (mercoledì 28 settembre) – non accetteremo mai nessun confronto in merito alla legge elettorale prima del voto referendario del 4 dicembre. Prima la consultazione costituzionale, prima la vittoria del ‘no’, prima Renzi se ne va a casa, e solo dopo il Parlamento deciderà in totale autonomia come cambiare una legge elettorale, l’Italicum, sciagurata e a quel punto assolutamente inapplicabile”, conclude Brunetta.