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Brunetta: “Jobs Act di Renzi sembra scritto da dilettanti allo sbaraglio, tutta fuffa”

 

matteo renzi

 

“Il Jobs Act pubblicato nella tarda serata di ieri dal segretario del Partito democratico, Matteo Renzi, dimostra che una cosa sono le campagne elettorali di partito e altra cosa sono le proposte serie e convincenti per governare il paese.

 

Il testo di Renzi sembra scritto da dilettanti allo sbaraglio, un po’ furbetti, un po’ opportunisti, sicuramente molto pasticcioni, che a un certo punto si sono dovuti fermare perché non riuscivano ad andare avanti. E hanno ‘aperto’ il documento a contributi esterni perché da soli non riuscivano a riempirlo.

 

Quello che si è letto è di una pochezza tecnica, culturale, politica e scientifica spaventose, e da esso emerge una totale non conoscenza non solo delle relazioni industriali, ma anche e soprattutto del rapporto che lega il lavoro allo sviluppo economico.

 

Tra le strategie contenute nel Jobs act, per esempio, il sussidio universale significa più contributi, quindi più costi per le aziende; la ‘Legge sulla rappresentatività sindacale’ mette nelle mani della magistratura la ‘certezza’ degli accordi sindacali; la presenza nei Cda delle aziende di rappresentanti eletti direttamente dai lavoratori fa venire i brividi; la sostituzione degli attuali contratti di lavoro flessibili con un contratto unico a tempo indeterminato, senza toccare l’articolo 18, va contro i lavoratori e produce effetti addirittura peggiori delle già pessime riforme Fornero.

 

Tutte misure, quindi, contro le imprese, contro i giovani, contro il mercato del lavoro, contro la competitività del paese. Tutta fuffa mediatica, buona solo per abbindolare qualche sindacalista opportunista e qualche altrettanto opportunista portavoce brussellese.

 

Forza Renzi, vai avanti così e vedremo, anche prima del previsto, che il re è nudo”.