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Brunetta: Decreto PA, “Grande preoccupazione, rischia di essere controriforma”

 

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“Grande preoccupazione per il provvedimento sulla razionalizzazione delle Pubbliche Amministrazioni in discussione in Parlamento, che dovrebbe essere convertito in Legge entro il prossimo 30 ottobre.

 

Il decreto, già nato con grandi opacità, si è molto appesantito durante l’iter parlamentare, compromettendo così l’efficienza, la trasparenza e il rinnovamento della Pubblica Amministrazione. Rischia di assumere i caratteri di una controriforma.

 

In particolare, dal punto di vista della spesa pubblica, il provvedimento si trova a operare su singole voci, spesso di piccola entità, senza avviare piani di razionalizzazione veri e propri, che investano gli aspetti più rilevanti della spesa e consentano di ridisegnare e di ridurre il perimetro pubblico.

 

Con riferimento al lavoro flessibile, la norma, se approvata, allarga la possibilità di ricorrere a contratti a tempo determinato invece di restringerne l’ambito, consentendo il ricorso al lavoro flessibile anche solo per esigenze temporanee (mentre prima era richiesta e doveva essere giustificata anche l’eccezionalità del ricorso al lavoro flessibile).

 

Per quanto riguarda le disposizioni in materia di “stabilizzazione” dei cosiddetti “precari”, le proroghe contenute nel provvedimento, oltre ad essere poco coerenti con il quadro finanziario delle PA e con le politiche di riduzione della spesa, derogano del tutto al principio costituzionale del concorso pubblico come unica modalità di accesso ai ruoli della Pubblica Amministrazione.

 

Infine, nei vari passaggi parlamentari, il testo ha perso quelle poche, ma fondamentali, disposizioni volte ad avviare un processo di razionalizzazione, tanto organizzativa quanto economico-finanziaria, anche delle società partecipate dalle PA.

 

Si conferma, pertanto, una grave mancanza di strategia in un settore, quello pubblico, rilevante non solo in termini di spesa, ma anche per l’importanza e la qualità dei servizi offerti. Mancanza di strategia che rischia di compromettere qualsiasi possibilità di ripresa economica per il nostro paese”.