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Brunetta: Governo, “Decreto Irpef rispetti regole costituzionali”

 

TASSE 3

Dichiarazione dell’onorevole Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia:

“In attesa della sorpresa pasquale – le norme che il Consiglio dei ministri, guidato da Matteo Renzi, dovrebbe varare in giornata – è bene ricordare a tutti le regole di carattere costituzionale che presidiano il campo della decretazione legislativa.

Non si tratta di un esercizio calligrafico, ma della sottolineatura di obblighi che sono ovviamente in capo al governo. Sui quali, tuttavia, deve esercitarsi l’attenta vigilanza del presidente della Repubblica, nel momento in cui il testo del decreto legge sarà licenziato dal Consiglio dei ministri e trasmesso alle Camere. Mentre dovrà essere stata cura del Ragioniere generale dello Stato, Daniele Franco, aver garantito l’effettività delle coperture.

La prima regola è, naturalmente, come prescrive l’articolo 77 della Costituzione, il requisito della necessità e dell’urgenza. In questo caso l’attenzione del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, prima di autorizzare la presentazione del decreto legge, dovrà essere massima. Tutte le norme di dettaglio dovranno essere immediatamente operative, onde evitare che all’evidente intento elettoralistico – un po’ di soldi in busta paga per il proprio elettorato di riferimento fin troppo attratto dalle lusinghe di Grillo – si possano sommare altre promesse da marinaio. Il successivo vaglio parlamentare, circa l’esistenza dei suddetti requisiti, non potrà che essere estremamente rigoroso. Un impegno che, per quanto ci riguarda, ci assumiamo fin da ora.

Altro tema: l’omogeneità di materia. Non possiamo avere un decreto legge omnibus, dove è contenuto tutto ed il contrario di tutto. Se questa dovesse essere la scelta del governo, in Parlamento sarà difficile giungere alla sua conversione nei tempi previsti. Quindi grande attenzione. Né si venga a dire che le sue finalità intrinseche siano quelle di rimettere in moto lo stanco motore dell’economia italiana. Definizione fin troppo generica. Soprattutto lontana da ogni ipotesi realistica. Da un punto di vista macro, la manovra non avrà alcun effetto espansivo, perché dovrà essere intermante coperta. In questo caso siamo completamente d’accordo con le argomentazioni di Stefano Fassina. Al contrario sono i rischi prospettici a preoccupare”.