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A Venezia “Italia Domani – Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”

 

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Pnrr: Brunetta, “Settore pubblico perno della nostra capacità di tenuta durante la pandemia”

“Ricordo una frase del presidente Mattarella, che parlava dei ‘volti della Repubblica’. Di chi erano? Dei medici, degli infermieri, delle forze dell’ordine, dei burocrati al lavoro per continuare ad assicurare risposte ai cittadini. Il pubblico, questo tanto bistrattato pubblico, è stato il perno fondamentale della nostra capacità di tenuta durante la pandemia. Io ne ho preso e ho deciso che dovevamo investire nel capitale umano pubblico. Serve alle città, ai comuni, alle province, alle regioni”.  Lo ha detto Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, intervenendo all’iniziativa “Italia Domani – Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” in corso a Venezia, alle Procuratie Vecchie.

 

Pnrr: Brunetta, “Risorse pubbliche non bastano, occorre moltiplicarle attraendo risorse private”

“In questa regione straordinaria abbiamo il vantaggio di avere istituzioni d’eccellenza. Guardo il presidente Zaia, guardo Brugnaro in rappresentanza di tutti i sindaci. Sono eccellenze, come la sanità, la capacita di produrre arte e cultura, come le università (Iuav, Ca’ Foscari, Padova). Con le risorse Pnrr dobbiamo non solo valorizzare le eccellenze, ma moltiplicarle, attraendo altre risorse pubbliche e private”. Lo ha detto Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, intervenendo all’iniziativa “Italia Domani – Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” in corso a Venezia, alle Procuratie Vecchie.

“Venezia sta andando sotto la soglia dei 50mila abitanti, sotto la soglia che definisce il concetto di citta. Ma Venezia vive da secoli perché ha potuto essere resiliente attraverso gli investimenti di chi l’ha governata: investimenti enormi, che sono serviti a spostare fiumi e a bloccare il mare, e che sono stati possibili grazie a una base economica forte, fortissima, ad alto valore aggiunto, in grado di garantire a Venezia la sua sostenibilità. Tutto questo si e perso nel tempo, per tante ragioni. Adesso c’è un’occasione: i 191 miliardi di euro del Pnrr, più gli altri fondi nazionali aggiuntivi da 30 miliardi. Il Pnrr è un contratto: soldi in cambio di riforme. Una sfida entusiasmante”.

 

Pnrr: Brunetta, “Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità sia modello da replicare in ogni Città Metropolitana”

“I soldi pubblici non bastano. Occorrono tante risorse private che si infilino nel solco di quelle pubbliche, bisogna moltiplicare il modello Iuav, Ca’ Foscari, Biennale, Arsenale. Eccellenze mondiali che vogliamo si moltiplichino. Questa è la ragione per cui è nata la Fondazione Capitale Mondiale della Sostenibilità. Un modello fondazionale che vede insieme Regione, Comune, università e aziende e che potrebbe essere regalato al resto dell’Italia, perché possa vedere la luce in ogni Città Metropolitana e attrarre tutti i privati pronti a infilarsi nei solchi aperti dalle risorse pubbliche”. Lo ha detto Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, intervenendo all’iniziativa “Italia Domani – Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” in corso a Venezia alle Procuratie Vecchie.

“Il sogno per Venezia – ha affermato Brunetta – è moltiplicare le eccellenze, la capacità attrattiva degli investimenti, il capitale umano: la docenza, gli studenti, i ricercatori. Non più Venezia palcoscenico, ma Venezia la più antica città del futuro. Questo costruisce base economica. E base economica porta mantenimento della cultural heritage, reddito, cultura, giovani, inclusione, solidarierà. Porta pluralismo, libertà, democrazia. Tutto si tiene. Questa è la storia che mi piacerebbe vivere tutti insieme: il Pnrr è la molla, poi tutto dipende dalla nostra capacità di moltiplicare gli investimenti. Ho un centinaio di nomi di aziende pubbliche e private che saranno chiamate per partecipare a sostenere la Fondazione”.

 

Pnrr, Brunetta: “Pensare a Next Generation Eu 2 per energia e sicurezza”

“L’Europa era nata per spendere solo i contributi degli Stati senza poter fare debito. Con la pandemia si è cambiato paradigma, si è deciso che anche l’Europa potesse e dovesse indebitarsi. Così è nato il Next Generation Eu: 750 miliardi acquisiti sui mercati, da restituire. Questo è il Next Generation 1, che stiamo realizzando. Ma la guerra, come tutti gli eventi spaventosi, ha fatto emergere altre esigenze, su tutte quella dell’autonomia energetica e di una sorta di autonomia della sicurezza”. Lo ha sottolineato Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, intervenendo all’iniziativa “Italia Domani – Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” in corso a Venezia alle Procuratie Vecchie.

“Non penso sia il caso di smontare il vecchio Next Generation Eu – ha spiegato il ministro – per riallocare quelle risorse. Mi chiedo se non sia, invece, il caso di lanciare un Next Generation Eu 2 e rafforzare l’Europa, da soft power a hard power. È un’altra sfida: pensare a un ulteriore elemento di investimento e indebitamento per rafforzare l’Europa e farla diventare un soggetto politico-istituzionale che sia modello per il mondo”.

 

 

Pnrr: Brunetta, “Nasce con Cdp, Invitalia e Mcc piattaforma di servizi per gli enti locali”

“Per sostenere le regioni, le province e i comuni a gestire e ad attuare i progetti Pnrr abbiamo creato una Piattaforma di servizi con Cassa Depositi e Prestiti, Invitalia e MedioCredito Centrale. Una Piattaforma che ha una potenza di fuoco di oltre 600 professionisti che saranno messi subito a disposizione degli enti per accelerare sulla realizzazione degli obiettivi”. Lo ha annunciato Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, intervenendo all’iniziativa “Italia Domani – Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” in corso a Venezia alle Procuratie Vecchie.

“Il Governo vuole far funzionare bene questa trincea. Con tutto il capitale umano, gli investimenti e il riconoscimento pubblico necessario”.