Socialize

CONTI PUBBLICI: BRUNETTA, CON GENTILONI-RENZI-PADOAN DEBITO PUBBLICO RECORD

 
Dichiarazione dell’onorevole Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia:
“Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Banca d’Italia, lo scorso dicembre il debito pubblico italiano si è attestato a 2.256,1 miliardi di euro, in aumento di +36,6 miliardi rispetto all’anno precedente. Nel mese di dicembre, il Tesoro aveva usato un escamotage per far sembrare che il debito si fosse ridotto, utilizzando la liquidità di cassa a disposizione per far scendere il fabbisogno oltre le previsioni. Adesso che i dati reali sono saltati fuori, veniamo a sapere che quello stesso fabbisogno è aumentato di ben +51,8 miliardi. In tre anni, inoltre, il debito è aumentato complessivamente di +119 miliardi.
Per i conti pubblici del nostro Paese, quindi, si tratta dell’ennesima brutta notizia, che giunge appena dopo la pubblicazione del rapporto sulla sostenibilità dei conti pubblici della Commissione Europea, nel quale si sottolinea che il debito italiano resta esposto a “rischi sfavorevoli”, e dopo che l’ex direttore del Fondo Monetario Internazionale Carlo Cottarelli ha lanciato l’allarme sul possibile aumento del debito anche nei prossimi tre anni, per una cifra monstre di +55 miliardi in più di quanto sarebbe spiegato dall’andamento del deficit, secondo quanto si evince dalla Nota di Aggiornamento al DEF pubblicata lo scorso Settembre.
Uno scenario davvero poco ottimistico, se si pensa che la Banca Centrale Europea ha appena avviato la riduzione del suo programma di acquisto dei titoli sovrani nell’Eurozona e che i rendimenti sui titoli di Stato stanno rapidamente aumentando nelle principali economie avanzate, proprio per effetto della cessazione delle politiche monetarie ultraespansive da parte delle banche centrali.
Il Governo di Paolo Gentiloni e il ministro dell’economia in conflitto d’interessi Pier Carlo Padoan, lasciano così, oltre ad una malandata finanza pubblica, a rischio procedura d’infrazione per deficit eccessivo, e alla quasi certezza di una manovra correttiva pari allo 0,2% del Pil, anche un debito pubblico monstre che nei loro documenti di programmazione economica avevano sempre promesso di ridurre. Senza aver ottenuto un euro dalla spending review, senza nessuna privatizzazione e nessuna opera di dismissione del patrimonio immobiliare effetuate, il duo Gentiloni-Padoan ha addossato un altro pesantissimo fardello sui giovani italiani”.